di GIORGIO BIANCHI

Non utilizzo quasi mai immagini di bambini nei miei progetti fotografici, a meno che non sia narrativamente importante. Al contrario la propaganda di regime, per suscitare facili emozioni nelle anime belle sempre pronte all’indignazione da salotto, sta dando fondo a tutto l’arsenale a sua disposizione non risparmiando più neanche i minori.
Questa bambina viveva a Zaitsevo con la mamma e i fratellini in condizioni disperate. Visitai la sua casa nel 2016. La zona era sottoposta a continui bombardamenti da parte delle truppe Ucraine. All’epoca nessuno si indignava, nessuno abbandonava la propria postazione all’ONU, nessuno offriva le seconde e le terze case.
Siete delle tragiche marionette che si muovono a comando: un giorno vi indignate per i migranti, un altro per i profughi ucraini, nell’intervallo vi chiudete dentro casa e sterilizzate la spesa. Basta premere un tasto del telecomando e cambiate psicosi.
Il vuoto pneumatico della vostra insipienza, come il Nulla de La storia infinita, sta risucchiando gli ultimi barlumi della nostra civiltà.